ACERBA SEMPER ET INMATURA MORS EORUM QUI INMORTALE ALIQUID PARANT
La morte di chi ha fatto qualcosa di immortale ci sembra sempre crudele e fuori luogo.
(Plinio il Vecchio, Lettere, IX, 5, 5, 4)
Un’espressione che indica la sfortuna delle persone eccezionali.